La prossimità diventa gioia comune

La prossimità diventa gioia comune

Lo scorso 5 agosto, nel municipio di Vicenza, si è celebrato il matrimonio civile tra una giovane italiana e un compagno nigeriano, già uniti secondo il rito della chiesa evangelica da oltre un anno.

Questa coppia ha affrontato numerose difficoltà, ma alla fine ha raggiunto questo risultato così fortemente voluto.

Avevano già ricevuto un grande regalo: la nascita, da pochi mesi, della loro Miracle, una vivace bambina dalla pelle ramata, sorridente alla vita e ai suoi genitori.

La cerimonia in municipio è stata partecipata da amici e parenti, che si sono presentati vestiti a festa, con colori e vestiti sgargianti.

Il matrimonio è stato celebrato da Elio Mercanzin, un “vincenziano” appartenente all’Associazione “Società di San Vincenzo De Paoli, Consiglio Centrale di Vicenza”, delegato dal Sindaco per l’occasione, come richiesto dagli sposi.

La festa è continuata per l’intera giornata in un clima e ambiente molto semplice, familiare, accogliente, di reciproco aiuto e condivisione.

Dall’inizio di quest’anno la nostra Associazione,  venuta a conoscenza delle loro difficoltà, è stata loro vicina, offrendo sostegno morale ed economico in varie occasioni. Ciò è stato possibile anche per il generoso contributo della Conferenza di Bassano SS. Trinità, che ha destinato una cospicua somma per tale scopo.

La famigliola ha potuto così accogliere la loro bimba in un appartamento dignitoso, in autonomia e tranquillità. In precedenza, infatti, la coppia era stata costretta a coabitare con altre persone, in situazioni difficili e precarie.

Le foto che pubblichiamo, con il loro consenso, rendono bene la gioia e la soddisfazione di aver celebrato il loro matrimonio.

I giovani sposi ringraziano di cuore l’Associazione per quanto ha fatto e sta facendo per loro, convinti che senza questo aiuto non sarebbero riusciti a raggiungere mete così importanti: avere una casa, una residenza, dare il nome alla loro bimba, celebrare il loro matrimonio civile, essere una famiglia riconosciuta anche civilmente, iniziare le cure mediche necessarie e indispensabili per la madre. Il prossimo obiettivo è avere, per il papà, il permesso di soggiorno, un lavoro fisso e diventare indipendenti. Gli sposi hanno affermato che “la San Vincenzo aiuta senza umiliare”.

Un grazie a tutta l’Associazione Consiglio Centrale di Vicenza che, tramite la Presidente Francesca Cazzaro, venuta a conoscenza di una realtà così complessa, ha ritenuto di sostenere e accompagnare questi giovani e la loro bambina, verso l’autonomia e tutti assieme con la preghiera. 

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