Tre lettini di felicità…

Tre lettini di felicità…

Una giovane donna marocchina viene consigliata dall’assistente sociale del Comune, che la segue con professionalità e con attenzione, di chiedere alla San Vincenzo di Vicenza se siano disponibili dei mobili usati, per arredare almeno in parte il nuovo alloggio.

Un nostro volontario prende contatti con la giovane signora, rimane colpito dalla sua voglia di vivere, e viene a sapere dei sacrifici fatti con determinazione per uscire da una difficile situazione di violenza, per poter curare con amore i suoi tre figli, che sono l’unica ragione che l’ha spinta e la spinge a superare per loro ogni ostacolo.

Dopo poco tempo, si instaura un clima di rispetto e confidenza, che la portano a parlare della sua vita e a come è arrivata nella situazione attuale.

Racconta che, dopo aver studiato lingue all’università in Marocco, improvvisamente si era ritrovata sposata con uno sconosciuto, più grande di lei, che aveva incontrato soltanto il giorno delle nozze, combinate dalle rispettive famiglie.

Lui che viveva già da tempo in Italia si era recato in Marocco soltanto per la cerimonia, per poi tornare subito in Italia.

Lei si trasferisce dalla suocera e diventa la serva a tempo pieno di lei e degli altri figli. Proibito uscire da sola, proibito vestirsi senza velo, proibito anche guardare dalla finestra. Il marito arriva una volta all’anno e torna subito in Italia.

Dopo tre anni, anche lei arriva in Italia, dove si ricrea la stessa situazione di segregazione, senza poter uscire, continuando a essere la serva del marito e dei suoi fratelli che vivono con loro. Non parla una parola di italiano dopo sette anni di permanenza.

Arriva un figlio, poi un altro, poi un altro ancora. La situazione peggiora, l’alcool porta violenza e soprusi sempre più frequenti.

Finalmente prende coraggio e una notte fugge da casa, in vestaglia, con i suoi tre figli, rifugiandosi da una amica. Poi il sostegno del Centro Antiviolenza, l’appoggio dei Servizi Sociali, un alloggio della Caritas, modestamente arredato.

Divorzia con difficoltà, impara l’italiano, si diploma, trova un lavoro, prende la patente, acquista un’auto usata che serve per il lavoro e per la scuola dei figli.

Il Comune le assegna un piccolo ma dignitoso appartamento, che deve arredare. Qui incontra la San Vincenzo, che le offre tre lettini nuovi per i suoi figli. Il nostro regalo la porta finalmente a sorridere, i figli entrano nelle loro camerette e non credono ai loro occhi. La mamma ha mandato un piccolo video con le loro grida di gioia e di sorpresa… Non erano mai entrati in possesso di qualcosa di nuovo e quindi non vecchio, usato, rovinato.

L’aiuto della San Vincenzo non mancherà, grazie anche a una nostra Conferenza presente nel suo quartiere.